martedì, aprile 5

Loto

Siedo mite e tranquillo in questo mio destino, 
pioggia irrumore scroscia e spacca, 
delinea e disegna le fragili rocce, 
ed io inerme e vincente lascio, 
all'occhio cieco, scorrer tutto via. 
Angusta la via percorsa e 
quasi insaputa quella ventura,
certo non di seconda mano e gratificante.

Siedo mite e tranquillo in ascolto
di me stesso, dentro questo "io"
sfarzoso e pauroso,
che l'essenza,
prima del saluto ultimo,
sarà ciò che avrò.

Nuovi pensieri a nuove domande,
scoprire lo sconosciuto istiga questa saggezza
crescente e profumata, 
che di limitato, in verità vi dico, 
vi è solo ciò che è considerato tale.