mercoledì, novembre 3

Seme

Quella sensazione di un seme che cade sul cemento in attesa di marcire.

Cosi è la vita.

venerdì, ottobre 8

Vuoto cosmico

Un asteroide sperso nell'universo. 

L'oscurità e il buio.

Nessuna luce.

Nessun suono.

La sensazione di un ade privato.

E quella sorte di movimento inconsapevole che trascina da qualche parte e qualunque direzione essa sia non conta.

Non conta più.

La rassegnazione al nulla.

Un giorno immergersi in una stella, bruciare.

La morte e la liberazione da tutto.


domenica, agosto 1

Accettazione

A volte mi chiedo se ho vissuto bene la mia vita, se avessi dovuto accettare di più i piaceri effimeri di una notte. Può capitare di pensare che si, avrei dovuto farlo. Tuttavia nel mentre di questo pensiero si fa largo una sensazione nella pancia, quella che ci fa prendere le decisioni più dure.

Mi insulta. Si mi sta insultato, lo capisco bene, per il pensiero che ho avuto. 

"Hai fatto ciò che sentivi di dover fare, niente in più, nessun numero, nessuna schifezza insignificante. Hai solo valorizzato te stesso"

Quante persone riuscirebbero ad amare e apprezzare tutto questo? Perfino solo a capirlo?

E non è il rinunciare ad un corpo in più, è il valorizzare le situazioni importanti impedendo che vengano sporcate dagli strascichi di futili passaggi.

 

lunedì, luglio 26

Fade to emptiness

Fade to Black

Life, it seems, will fade away
Drifting further, every day
Getting lost within myself
Nothing matters, no one else
I have lost the will to live
Simply nothing more to give
There is nothing more for me
Need the end to set me free
Things not what they used to be
Missing one inside of me
Deathly loss, this can't be real
I cannot stand this hell I feel
Emptiness is filling me
To the point of agony
Growing darkness, taking dawn
I was me, but now he's gone
No one but me
Can save myself
But it's too late
Now I can't think
Think why I should even try
Yesterday seems as though
It never existed
Death greets me warm
Now I will just say goodbye
Bye... 


 

domenica, luglio 25

Dentro

Sono un essere malinconico

ma troppo duro per cadere nella depressione.

Sono un essere avvezzo alla sofferenza

ma troppo orgoglioso per arrendersi.

Sono un essere autentico

ma disilluso.

Sono un essere anacronistico

ma intelligente almeno al punto di capirne le opportunità.


martedì, luglio 20

Perchè amare?

Cosa c'è di più in questa vita dell'essere amati?

Sentire la persona che cerchi che ti dice, sei tu, sei solo tu che riempi i miei pensieri.

Sapere che quelle labbra non baceranno mai più altre labbra se non le tue.

Abbandonarsi e dedicarsi, spogli di tutto, senza difese all'altra e viceversa.

Inseguo questo da sempre.

E' forse l'unico desiderio che veramente ho.

E ogni volta ti rendi conto che non sei abbastanza importante. Che piaci però, mi dispiace, non sei questo per me. E provi a crederci, ad aspettare in silenzio, con tutta l'ansia del mondo che ti scava dentro e cerchi di sorridere.

Ma in realtà dillo, sei già morto da tanto tempo.

Perchè non vuoi accettarlo? Perchè intestardirsi ancora?

Quanto sarebbe egoisticamente bello il peso della terra su di te, addormentarsi e sapere che non ci saranno nuovi strazi, che quel motore cosi consumato ha smesso di affannarsi. E' in pace perpetua. Senza nessun solco salato sul viso, senza nessuna altra emozione, nessun sorriso ma nessun dispiacere. Forse il niente del niente e perfino il ricordo di te stesso che sbiadisce e piano svanisce è l'unica consolazione.

Non voglio più rinascere, non voglio più niente. Non voglio più amare. Non voglio più amare nessuna perchè forse, nessuna mi ha mai veramente amato.

E provi anche a chiederti perchè gli stronzi qualsiasi, senza sentimenti, invece sono tanto amati.

Eppure, o diventi stronzo o scegli di rimanere coerente con quello che sei per morire un giorno a testa alta urlando dalla bara: ho fatto degli errori nella vita ma ho avuto la forza di sopportare la sofferenza e non lasciarmi cambiare da essa.

Perchè io posso. 

Ma tanto, non conterà niente.



martedì, luglio 13

Superbia

La solitudine dei numeri primi. 

Un'esplosione.

Il cielo sempre uguale.

Idee illusorie e vane.

Il dolore.

sabato, luglio 10

Un pianeta

Interminabili spazi dietro quella porta, che nessuno sa quale cielo sovrasterà, un sole nero, l'arrendevolezza di una foglia d'autunno che al primo vento cade e lentamente si adagia al suolo. Il calpestio degli umani, piccoli frammenti scomposti e la negazione dell'esistenza.

Che non fosse invece la resilienza dell'albero che rimane li, qualunque cosa succeda intorno lui cresce, resiste e persiste e lascia andare le foglia ma non i rami.

Un ticchettio silenzioso ed inesorabile e la realtà.

venerdì, luglio 2

L'incertezza dell'essere

Perchè sembri cosi triste? Dovresti essere felice, dovresti. Dovresti. Magari dovresti.

Eppure nonostante la notte che incombe il sonno non viene, la fronte corrugata e il corpo consunto. 

La delicatezza di un saluto, l'incertezza di un addio ed il peso di un non so.

Il vaneggio di una pietra, delle zacchere ed il solitario passo stanco.

Ma gli astri sono immobili, l'alba sarà uguale per forza.

"Always failing to remember why we came, came, came
I wonder why we came
".

 


domenica, giugno 20

Solitudine

 Molti confondono la solitudine con un luogo, ma non è cosi.

La solitudine è quella cosa che ti pervade in mezzo ad una folla, mentre stai bevendo una birra con 10 amici, mentre pensi alla vita che vorresti e che, nonostante hai tanto, non hai.

La solitudine per alcuni è un male incurabile.

venerdì, giugno 4

Fermati

 Maledetto perchè pensi, smetti di pensare. Devi smetterla. Lasciati andare all'indifferenza, non soffrirai, avrai un sorriso stampato sulla faccia e il tuo animo si sopirà tranquillo.

Smetti di pensare, lasciati andare all'oblio di tutti gli altri, respira lo stesso oppio e trasformati in pecora.

domenica, maggio 30

Gli anni

Credo che la vecchiaia sia quell'istante in cui ti rendi conto che non vuoi rischiare più di soffrire per qualcosa. Qualcosa che potrebbe andare oppure no. Ti rendi conto che hai già dato, tanto, ed il solo immaginare di dover passare le giornate a pensare, incasinare la mente, l'animo; destabilizzarsi ancora per rincorrere un'aquila solitaria e finire in una nuvola di fumo; non è più contemplato. Ti rendi conto di essere vecchio perchè lasci scivolare tutto nel dispiacere di non cogliere una possibile felicità e nella paura di dover patire dolori più che fisici emozionali. Allo specchio il nero è bianco e bianco è lontananza, lontananza dalla vita che si desidera.

giovedì, maggio 20

Utopia

Per quanto possano piacersi, rincorrersi infinitamente l'un l'altra nel tempo, sempre, senza mai sfiorarsi, resteranno sempre lontani, solo una carezza affidata al vento che si infrange sul viso e nulla più.

Per quanto possano amarsi il sole e la luna resteranno sempre l'uno l'antitesi dell'altra.


domenica, maggio 16

Più niente da dire

Si cresce, ci si affievolisce, ci si accomoda in una buona vita, un buon lavoro, una buona normalità finchè, un giorno, non si ha più che dire. 

A volte non ne vale la pena, altre non interessa, la noia di parlare, di spiegare e di essere capiti, di essere fraintesi. 

Succede cosi, ci si sveglia una mattina e questo oppio sociale intangibile ci toglie le parole.

I pensieri. Le opinioni. Il tempo.

Aiuta  a nascondersi nel disinteresse comune, l'insensatezza di esserci, il pedissequo inseguimento di un copione, una semiretta.

E allora tutti in fila ad apparire, senza un sogno troppo grande, senza la voglia di conquistare il mondo.

Eremita sociale, uno sguardo diverso, l'opinione nel silenzio, indifferenza.

La felicità non è mai nel mezzo.