venerdì, giugno 3

The END

E' proprio la consapevolezza della fine che ci fa apprezzare ciò che ci conduce ad essa, qualcosa per quanto bella possa essere deve avere una fine o diventerà solamente tempo senza emozioni. Ringrazio Dio per aver creato la Morte, universale uguaglianza e inopponibile sigillo ad un percorso di tempo, di scelte, orrori e gioie. Ed aggiungo anche che coloro i quali la temono distruggono la propria vita, chi non la teme ne godrà fino alla fine.

martedì, aprile 5

Loto

Siedo mite e tranquillo in questo mio destino, 
pioggia irrumore scroscia e spacca, 
delinea e disegna le fragili rocce, 
ed io inerme e vincente lascio, 
all'occhio cieco, scorrer tutto via. 
Angusta la via percorsa e 
quasi insaputa quella ventura,
certo non di seconda mano e gratificante.

Siedo mite e tranquillo in ascolto
di me stesso, dentro questo "io"
sfarzoso e pauroso,
che l'essenza,
prima del saluto ultimo,
sarà ciò che avrò.

Nuovi pensieri a nuove domande,
scoprire lo sconosciuto istiga questa saggezza
crescente e profumata, 
che di limitato, in verità vi dico, 
vi è solo ciò che è considerato tale.

mercoledì, marzo 16

Tra vita e morte

Lungi dal sorridermi, 
il sole mi regalava boschi solitari e scuri,
che se morte fosse stata
oblio l'accompagnava,
di nessun orecchio
il lamento del morente posseduto,
solo un seguito celato ed orrendo,
a labbra piatte e rette,
un letto sempre freddo,
sempre più leggero.
Polvere fu, dunque spirito,
forse ricordo,
sofferenza materna di certo,
amici solo incontrati e visti
in spasmi temporali
con profumo naturale a dono 
nella casa delle rimembranze.
Poi tutto passa, si appiattisce 
e lo si crede morto.


D'accordo non fui con questo destino,
assolutamente proibita e vietata al mio corpo la resa,
l'importanza del suo deturpo il vento porta via
che tanto più gli occhi vedranno cieli diversi
tanti più occhi avrò,
non deve esistere;
per aver ragione delle leggi del tempo;
paura di morte e vita,
all'unisono, in verità, esse contemplano e ridono
degli scarni umani che di futilità si perdono e si comprano,
gli occhi non più avvezzi di codeste bestie all'azzurro cielo 
di veli si coprono
e la felicità sperata,
utopia dichiarata,
da quell'animo limpido e tranquillo,
son certo,
potrà esser invitata.



Sorrisi alla Vita e alla Morte,
non di parole i nostri discorsi,
intangibili sensi Esse in me richiamano
che alla fine di ciò
diverso ancora io sarò.
Chi so felice di me
vedere, nell'umano, non mi è concesso,
ma più oltre io mi accingo 
e lì conosco e lì vivo,
per un solo profondo e vivido attimo.


Ancor di più io vivrò.

giovedì, gennaio 20

Un Grande Uomo

Penso che un pò tutti noi dovremmo meditare e pensare su ciò che questo Grande Uomo ha fatto, su ciò che Egli era, ciò che Egli ha dimostrato esser possibile.

L'Italia, il mio Paese, è purtroppo ricco di cechi e canzonieri che seguono quasi tutti una classe politica inesistente o comunque decadente, se poi dovessi abbracciare i sorrisi tanto falsi quanto stupidi dei nostri ministri(non è un caso usare la lettera minuscola), allora dico, queste persone non hanno capito niente nè della loro vita nè di altro, nè tanto meno si impegneranno a migliorare.
Gandhi, questo era il Suo nome, dovrebbe essere un esempio da imitare, rispettare e onorare, ma la gente, la società odierna è diabolicamente brava a trafiggere le ali agli angeli.

Meglio la morte a questa uguaglianza.


giovedì, gennaio 13

Viaggi mentali

Solo, nel buio della stanza, osservo la fiamma della mia piccola candela che si strazia, soffre e piano si spegne per donare un pò di luce ad un mondo scuro. Inizio allora a pensare ai pericoli e alle gioie che sicuramente e giustamente mi coglieranno, fortifico ancora ciò che sento, tuttavia, già duro, flessibile e forte, annego la mia mente tra i pensieri di un mio ade privato e personale, abbraccio le sensazioni più cruenti, cullo le più dolci, infine, di ogni dove senza dimenticare neanche il più insignificante risorgo e mi ridesto.

Tranquillo, poi, miro e tacio.
Sorrido al futuro, qualunque esso sia,
potrò chinarmi e cadere, ma non mi arrenderò, mai!


Non sarò come la mia candela, se necessario brucierò a tal punto che la mia fiamma resista ai venti dell'inferno, le vite spente se ricordate vincono la morte! 
IO VI AMBISCO!

Questa bella poesia di Bukowski si intona con il mio pensiero.

Il cuore che ride

La tua vita è la tua vita.
Non lasciare che le batoste la sbattano nella cantina dell’arrendevolezza.
Stai in guardia.
Ci sono delle uscite.
Da qualche parte c’è luce.
Forse non sarà una gran luce ma la vince sulle tenebre.
Stai in guardia.
Gli dei ti offriranno delle occasioni.
Riconoscile, afferrale.
Non puoi sconfiggere la morte ma puoi sconfiggere la morte in vita, qualche volta,
e più impari a farlo di frequente, più luce ci sarà.
La tua vita è la tua vita.
Sappilo finché ce l’hai.
Tu sei meraviglioso gli dei aspettano di compiacersi in te.

People

Lento il tempo,
fulminea la dimenticanza,
facile l'errare,
aspro il capire,
tardi il rimedio.

lunedì, gennaio 10

Sorridi

Di gocce salate il viso solcato,
di pesanti perchè la mente affannata,
di qualcosa che sta morendo
l'anima sta soffrendo.

Con gli occhi chiusi e sbagliati
parole solenni e altisonanti
sentimenti falsi e bassi
pecore e cani,
dov'è finita la differenza?
Cercano tutti le felicità più vane.

Ma, in verità ti dico, 
posso sorridere e gioire,
il respiro più comune, 
abbracciarti,
non l'ho visto mai!

Ed io, uno dei pochi
ad ammirare
una realtà eterea,
una bellezza nascosta e ferita
che padroneggia
un dolce sorriso sanguinante. 

Dunque ecco il mio omaggio
al tuo coraggio,
una mano protratta e mai ritratta
uno sguardo illibato e parlante,
pieno di ciò che posso,
una preghiera silenziosa 
per vederti di nuovo in rosa.