Forse sarà un pò di stoffa con del colore sopra, lettere traballanti che possono non significare niente, una "C" su una fascia al braccio, per alcuni sarà solo per bell'apparenza.
A me succede qualcosa di diverso con questa stoffa e quella fascia, è come se una forza misteriosa ed indescrivibile mi prenda e mi renda vivo, felice di ciò che sono, come sono e perchè sono. E' inutile provare a capire senza indossarla e pensarla, amarla.
Ogni nuova volta il verde mi ingoia, mi mastica e mi forgia, mi avvilisce e mi persuade, mi fa crescere, mi inorgoglisce anche, mi rende pensante ed umile, mi rafforza e infine, mi sputa.
Il giorno in cui non riuscirà più a farlo sarà quando, salutato per l'ultima volta, sarò io a guardarlo dal basso e per sempre.
Una delle cose(poche) che amo e che non mi tradirà mai.
Lascia che il cuore colmo di rabbia affoghi nel silenzio, non sentire rancore, che la pazienza e la calma innesteranno di fiori tutte quelle spine di odio. Che senso ha affannarsi a non trovarsi? Ma se davvero è finita, la decisione irrevocabile è stata presa e il silenzioso battito, per niente affannoso, di quel motore troppe volte ribattezzato, nell'attimo in cui gli occhi si voltano e un cenno definisce una vita, allora, voltarsi e riprovare non è più lecito. Il silenzio prima o poi assopisce qualunque rumore e il nulla del tutto è ciò che vive.
Quanti di voi hanno già visto questo film, o magari ne hanno sentito parlare? Molti, sicuramente, non lo avranno mai visto poichè è vecchio, è quasi totalmente in bianco e nero, è lungo, sembra noioso.
Penso che i titoli di testa di questo film siano tra i più belli in assoluto, la musica si sposa meravigliosamente bene con le immagini, ed in me si smuove sempre qualcosa.
Jake la motta è un pugile di peso medio, cresciuto nel bronx, un carattere non facile, forte, spesso scontroso. Si allena caparbiamente per giungere ai massimi livelli della boxe fino a che, a causa di vari problemi con familiari e amici, inizia il suo declino.
Robert De Niro recita magnificamente, tanto che, vince l'oscar come miglior attore protagonista e la sua interpretazione è unanimemente riconosciuta come una delle più profonde ed intense di sempre, questo dovuto anche alla formidabile bravura spiccante dai monologhi in camerino.
Non so se questa musica e queste immagini possano farvi emozionare, non posso sapere quali emozioni potreste provare, ognuno guarda con occhi diversi.
Spesso qualcuno è insicuro anche delle sue stesse emozioni e risponderà semplicemente e senza affaticarsi "Non so", Io no, Io so cosa provo.
Sono li, al posto suo, mi muovo in un tempo lontano da me, sento il mio corpo teso e rilassato al contempo, sento la musica che inizia inarrestabilmente a scavarmi dentro, sento le note battere insieme al mio cuore e sento lui stesso chiamarmi con voce sempre più ferma e tonante, lo sento incitarmi, lo sento pronto e forte, sento poi la mia mente leggera e pesata, risoluta ed attenta, meditatrice presente. Sento un brivido che mi assale ed il corpo del mio io potente come il braccio dell'Iddio.
Sono ora pronto per esplodere, per prendere a pugni e spaccare il mondo sporco che non mi piace, sono rabbioso e avido di guerra, sono inumanamente insensibile alle materiali e terrene emozioni di dolore e sofferenza, dunque nei miei occhi si vede la mia stessa vita che arde furiosa e maestosa di se stessa e sotto di lei la morte tremante.
Mi sento poi un pò triste, è chiaro in me che un giorno più del ricordarmi, cosa potrò? Più del vedermi nella mia mente, cosa potrò fare?
Ma si distoglie subito il mio pensiero e si chiarisce e precisa, egli si comprende e saggiamente diviene.
In verità, senza la malinconia di non poter esser più, non vi sarebbe neanche la felicità dell'essere o esser stato.
Arduo, so, è comprendere e comprendermi. Se, poi, davvero lo si può fare.