martedì, novembre 30

10


Forse sarà un pò di stoffa con del colore sopra, lettere traballanti che possono non significare niente, una "C" su una fascia al braccio, per alcuni sarà solo per bell'apparenza. 
A me succede qualcosa di diverso con questa stoffa e quella fascia, è come se una forza misteriosa ed indescrivibile mi prenda e mi renda vivo, felice di ciò che sono, come sono e perchè sono. E' inutile provare a capire senza indossarla e pensarla, amarla.
Ogni nuova volta il verde mi ingoia, mi mastica e mi forgia, mi avvilisce e mi persuade, mi fa crescere, mi inorgoglisce anche, mi rende pensante ed umile, mi rafforza e infine, mi sputa.
Il giorno in cui non riuscirà più a farlo sarà quando, salutato per l'ultima volta, sarò io a guardarlo dal basso e per sempre.

Una delle cose(poche) che amo e che non mi tradirà mai.

sabato, novembre 27

MAI

Nel momento in cui rinnegherò i miei principi avrò rinnegato ogni parte di me. 
Che s'uniscano pure il cielo e la terra, giammai attaccherò ciò che ho difeso (e mi ha difeso) a denti stretti, non proprio io. Mai.

Come è corta e flebile e ingannevole la felicità che la gente crede di cercare.

domenica, novembre 14

Just Finland Erasmus Life...

















Football is a religion.
Football is a perpetual new experience. 
Football, simetimes, is life.

Simply wonderful and amazing.
  
         Forever

venerdì, novembre 12

Niente di materiale

Fummo, non di cenere, ma di idee ed emozioni creati,
ma come la bianca neve copre ogni differenza
cosi la società malata,
nella quale si dichiara e crede di "vivere",
sopisce le idee e profonde negli animi 
emozioni differenti e confusionarie.
Ho creato perciò un mondo mio,
lì dove Buddha racchiuse il Tutto,
che apro e concedo a pochi e rari
e nella società che uccide e si uccide (per vivere?!)
nessuno mi vedrà,
giammai ne farò parte.

lunedì, novembre 8

Silenzio

Lascia che il cuore colmo di rabbia affoghi nel silenzio,
non sentire rancore,
che la pazienza e la calma
innesteranno di fiori
tutte quelle spine di odio.
Che senso ha
affannarsi a non trovarsi?
Ma se davvero è finita,
la decisione irrevocabile è stata presa
e il silenzioso battito,
per niente affannoso,
di quel motore troppe volte ribattezzato,
nell'attimo in cui gli occhi si voltano
e un cenno definisce una vita,
allora,
voltarsi e riprovare non è più lecito.
Il silenzio prima o poi
assopisce qualunque rumore
e il nulla del tutto
è ciò che vive.

sabato, novembre 6

Sensazioni affini

Quanti di voi hanno già visto questo film, o magari ne hanno sentito parlare? Molti, sicuramente, non lo avranno mai visto poichè è vecchio, è quasi totalmente in bianco e nero, è lungo, sembra noioso.
Penso che i titoli di testa di questo film siano tra i più belli in assoluto, la musica si sposa meravigliosamente bene con le immagini, ed in me si smuove sempre qualcosa.

Jake la motta è un pugile di peso medio, cresciuto nel bronx, un carattere non facile, forte, spesso scontroso. Si allena caparbiamente per giungere ai massimi livelli della boxe fino a che, a causa di vari problemi con familiari e amici, inizia il suo declino.
Robert De Niro recita magnificamente, tanto che, vince l'oscar come miglior attore protagonista e la sua interpretazione è unanimemente riconosciuta come una delle più profonde ed intense di sempre, questo dovuto anche alla formidabile bravura spiccante dai monologhi in camerino.
E' ispirato all'autobiografia del pugile Jake la mottaRaging Bull: My Story, adattata poi da Paul Schrader e Mardik Martin.





Non so se questa musica e queste immagini possano farvi emozionare, non posso sapere quali emozioni potreste provare, ognuno guarda con occhi diversi.
Spesso qualcuno è insicuro anche delle sue stesse emozioni e risponderà semplicemente e senza affaticarsi "Non so", Io no, Io so cosa provo.
Sono li, al posto suo, mi muovo in un tempo lontano da me, sento il mio corpo teso e rilassato al contempo, sento la musica che inizia inarrestabilmente a scavarmi dentro, sento le note battere insieme al mio cuore e sento lui stesso chiamarmi con voce sempre più ferma e tonante, lo sento incitarmi, lo sento pronto e forte, sento poi la mia mente leggera e pesata, risoluta ed attenta, meditatrice presente. Sento un brivido che mi assale ed il corpo del mio io potente come il braccio dell'Iddio.
Sono ora pronto per esplodere, per prendere a pugni e spaccare il mondo sporco che non mi piace, sono rabbioso e avido di guerra, sono inumanamente insensibile alle materiali e terrene emozioni di dolore e sofferenza, dunque nei miei occhi si vede la mia stessa vita che arde furiosa e maestosa di se stessa e sotto di lei la morte tremante.
Mi sento poi un pò triste, è chiaro in me che un giorno più del ricordarmi, cosa potrò? Più del vedermi nella mia mente, cosa potrò fare?
Ma si distoglie subito il mio pensiero e si chiarisce e precisa, egli si comprende e saggiamente diviene. 
In verità, senza la malinconia di non poter esser più, non vi sarebbe neanche la felicità dell'essere o esser stato.

Arduo, so, è comprendere e comprendermi. 
Se, poi, davvero lo si può fare.

martedì, novembre 2

2 Novembre


La morte è un attimo dedicato a se stessi di cui la vita ne è l'importanza.  
Non tutti muoiono.