martedì, febbraio 22

Il vento

Ho sempre pensato che sarei dovuto essere forte nella vita, più forte di ogni cosa che mi succedesse. Che non avrei mai dovuto cedere di fronte a nulla, avere il coraggio di andare sempre fino in fondo. Di restare in piedi, a qualunque costo. Senza darsi mai per vinto pensando che li, oltre l'ombra che nasconde il sentiero, ci fosse una via. La mia vita assomiglia più ad un trekking selvaggio che ad una camminata, sempre di corsa, senza un attimo per rifiatare e rendersi conto delle proprie emozioni, stare attenti ad ogni dove. E ora, ora cosa penso? Beh, sento il fruscio del vento e la tempesta che imperversa sulla campagna, il mio cane è al caldo, stasera dorme anche lui, nessun altro rumore se non il battito dei tasti e nulla più. La verità è che sono tutte cazzate.Nessuno è invincibile. Bisogna scegliere se essere duri come la quercia che si spezza e non si piega o come il salice, che segue il vento e morbido si ridesta. Tuttavia le foglie del salice cercano la terra, quelle della quercia invece cercano il cielo.

mercoledì, novembre 3

Seme

Quella sensazione di un seme che cade sul cemento in attesa di marcire.

Cosi è la vita.

venerdì, ottobre 8

Vuoto cosmico

Un asteroide sperso nell'universo. 

L'oscurità e il buio.

Nessuna luce.

Nessun suono.

La sensazione di un ade privato.

E quella sorte di movimento inconsapevole che trascina da qualche parte e qualunque direzione essa sia non conta.

Non conta più.

La rassegnazione al nulla.

Un giorno immergersi in una stella, bruciare.

La morte e la liberazione da tutto.


domenica, agosto 1

Accettazione

A volte mi chiedo se ho vissuto bene la mia vita, se avessi dovuto accettare di più i piaceri effimeri di una notte. Può capitare di pensare che si, avrei dovuto farlo. Tuttavia nel mentre di questo pensiero si fa largo una sensazione nella pancia, quella che ci fa prendere le decisioni più dure.

Mi insulta. Si mi sta insultato, lo capisco bene, per il pensiero che ho avuto. 

"Hai fatto ciò che sentivi di dover fare, niente in più, nessun numero, nessuna schifezza insignificante. Hai solo valorizzato te stesso"

Quante persone riuscirebbero ad amare e apprezzare tutto questo? Perfino solo a capirlo?

E non è il rinunciare ad un corpo in più, è il valorizzare le situazioni importanti impedendo che vengano sporcate dagli strascichi di futili passaggi.

 

lunedì, luglio 26

Fade to emptiness

Fade to Black

Life, it seems, will fade away
Drifting further, every day
Getting lost within myself
Nothing matters, no one else
I have lost the will to live
Simply nothing more to give
There is nothing more for me
Need the end to set me free
Things not what they used to be
Missing one inside of me
Deathly loss, this can't be real
I cannot stand this hell I feel
Emptiness is filling me
To the point of agony
Growing darkness, taking dawn
I was me, but now he's gone
No one but me
Can save myself
But it's too late
Now I can't think
Think why I should even try
Yesterday seems as though
It never existed
Death greets me warm
Now I will just say goodbye
Bye... 


 

domenica, luglio 25

Dentro

Sono un essere malinconico

ma troppo duro per cadere nella depressione.

Sono un essere avvezzo alla sofferenza

ma troppo orgoglioso per arrendersi.

Sono un essere autentico

ma disilluso.

Sono un essere anacronistico

ma intelligente almeno al punto di capirne le opportunità.


martedì, luglio 20

Perchè amare?

Cosa c'è di più in questa vita dell'essere amati?

Sentire la persona che cerchi che ti dice, sei tu, sei solo tu che riempi i miei pensieri.

Sapere che quelle labbra non baceranno mai più altre labbra se non le tue.

Abbandonarsi e dedicarsi, spogli di tutto, senza difese all'altra e viceversa.

Inseguo questo da sempre.

E' forse l'unico desiderio che veramente ho.

E ogni volta ti rendi conto che non sei abbastanza importante. Che piaci però, mi dispiace, non sei questo per me. E provi a crederci, ad aspettare in silenzio, con tutta l'ansia del mondo che ti scava dentro e cerchi di sorridere.

Ma in realtà dillo, sei già morto da tanto tempo.

Perchè non vuoi accettarlo? Perchè intestardirsi ancora?

Quanto sarebbe egoisticamente bello il peso della terra su di te, addormentarsi e sapere che non ci saranno nuovi strazi, che quel motore cosi consumato ha smesso di affannarsi. E' in pace perpetua. Senza nessun solco salato sul viso, senza nessuna altra emozione, nessun sorriso ma nessun dispiacere. Forse il niente del niente e perfino il ricordo di te stesso che sbiadisce e piano svanisce è l'unica consolazione.

Non voglio più rinascere, non voglio più niente. Non voglio più amare. Non voglio più amare nessuna perchè forse, nessuna mi ha mai veramente amato.

E provi anche a chiederti perchè gli stronzi qualsiasi, senza sentimenti, invece sono tanto amati.

Eppure, o diventi stronzo o scegli di rimanere coerente con quello che sei per morire un giorno a testa alta urlando dalla bara: ho fatto degli errori nella vita ma ho avuto la forza di sopportare la sofferenza e non lasciarmi cambiare da essa.

Perchè io posso. 

Ma tanto, non conterà niente.



martedì, luglio 13

Superbia

La solitudine dei numeri primi. 

Un'esplosione.

Il cielo sempre uguale.

Idee illusorie e vane.

Il dolore.

sabato, luglio 10

Un pianeta

Interminabili spazi dietro quella porta, che nessuno sa quale cielo sovrasterà, un sole nero, l'arrendevolezza di una foglia d'autunno che al primo vento cade e lentamente si adagia al suolo. Il calpestio degli umani, piccoli frammenti scomposti e la negazione dell'esistenza.

Che non fosse invece la resilienza dell'albero che rimane li, qualunque cosa succeda intorno lui cresce, resiste e persiste e lascia andare le foglia ma non i rami.

Un ticchettio silenzioso ed inesorabile e la realtà.

venerdì, luglio 2

L'incertezza dell'essere

Perchè sembri cosi triste? Dovresti essere felice, dovresti. Dovresti. Magari dovresti.

Eppure nonostante la notte che incombe il sonno non viene, la fronte corrugata e il corpo consunto. 

La delicatezza di un saluto, l'incertezza di un addio ed il peso di un non so.

Il vaneggio di una pietra, delle zacchere ed il solitario passo stanco.

Ma gli astri sono immobili, l'alba sarà uguale per forza.

"Always failing to remember why we came, came, came
I wonder why we came
".

 


domenica, giugno 20

Solitudine

 Molti confondono la solitudine con un luogo, ma non è cosi.

La solitudine è quella cosa che ti pervade in mezzo ad una folla, mentre stai bevendo una birra con 10 amici, mentre pensi alla vita che vorresti e che, nonostante hai tanto, non hai.

La solitudine per alcuni è un male incurabile.

venerdì, giugno 4

Fermati

 Maledetto perchè pensi, smetti di pensare. Devi smetterla. Lasciati andare all'indifferenza, non soffrirai, avrai un sorriso stampato sulla faccia e il tuo animo si sopirà tranquillo.

Smetti di pensare, lasciati andare all'oblio di tutti gli altri, respira lo stesso oppio e trasformati in pecora.

domenica, maggio 30

Gli anni

Credo che la vecchiaia sia quell'istante in cui ti rendi conto che non vuoi rischiare più di soffrire per qualcosa. Qualcosa che potrebbe andare oppure no. Ti rendi conto che hai già dato, tanto, ed il solo immaginare di dover passare le giornate a pensare, incasinare la mente, l'animo; destabilizzarsi ancora per rincorrere un'aquila solitaria e finire in una nuvola di fumo; non è più contemplato. Ti rendi conto di essere vecchio perchè lasci scivolare tutto nel dispiacere di non cogliere una possibile felicità e nella paura di dover patire dolori più che fisici emozionali. Allo specchio il nero è bianco e bianco è lontananza, lontananza dalla vita che si desidera.

giovedì, maggio 20

Utopia

Per quanto possano piacersi, rincorrersi infinitamente l'un l'altra nel tempo, sempre, senza mai sfiorarsi, resteranno sempre lontani, solo una carezza affidata al vento che si infrange sul viso e nulla più.

Per quanto possano amarsi il sole e la luna resteranno sempre l'uno l'antitesi dell'altra.


domenica, maggio 16

Più niente da dire

Si cresce, ci si affievolisce, ci si accomoda in una buona vita, un buon lavoro, una buona normalità finchè, un giorno, non si ha più che dire. 

A volte non ne vale la pena, altre non interessa, la noia di parlare, di spiegare e di essere capiti, di essere fraintesi. 

Succede cosi, ci si sveglia una mattina e questo oppio sociale intangibile ci toglie le parole.

I pensieri. Le opinioni. Il tempo.

Aiuta  a nascondersi nel disinteresse comune, l'insensatezza di esserci, il pedissequo inseguimento di un copione, una semiretta.

E allora tutti in fila ad apparire, senza un sogno troppo grande, senza la voglia di conquistare il mondo.

Eremita sociale, uno sguardo diverso, l'opinione nel silenzio, indifferenza.

La felicità non è mai nel mezzo.

venerdì, novembre 1

Illusion

Nostalgia di chissà cosa.
Torpore e stordimento oltre una siepe di spine, nessuna verità, solo altre siepi e spine, grovigli, illusioni.
L'amore è un trapezzista cieco su di una rupe senza corda, senza nulla, senza fiducia e con mille possibilità in più da non dare mai.
Un altro viaggio, un'altra avventura, un risveglio dal profondo che cancella le illusioni.
L'anima è solitaria, la gemella utopia, entropia....fisioterapia.
Che codesto sia il ridesto?

domenica, giugno 15

Come sarei dovuto essere

Sto pensando a come sono, a come sono stato creato. Al mio modo di pensare, a quelle emozioni che sono cosi importanti per me e che spesso mi fanno stare male.
Quante volte ho desiderato avere un cuore freddo e cattivo che ripudiasse e tenesse lontano quell'interesse verso qualcosa, che non provasse amore, che non provasse nulla.
Si può cambiare ciò che si è?

giovedì, aprile 10

tempo

Sono tutte parole non lette, parole che probabilmente non vale neanche la pena di scrivere, tempo che non vale la pena perdere.
Eppure sono qui, come se i suoni delle mani che digitano queste cavolate possano darmi vigore, o quantomeno una qualche forma di subdola speranza. Per cosa?
Non lo so.
Provo a cercare una via ma non ne vedo, non ce ne sono.
La verità è che non ci accontentiamo mai, tanto più abbiamo tanto più bramiamo, che sia esso denaro, rispetto, gloria, magari potere o addirittura amore, non importa, la bassezza di noi umani, con me per primo, ci costringe a volere sempre in più.
Da un punto in poi della mia vita ho sempre pensato che il tempo che intercorre tra il primo e l'ultimo sospiro di ogni vita, durasse anche solo un istante, fosse sempre troppo lungo.
Non ho più cambiato idea, lo penso ancora anche se ho cercato tanto di ritornare ad una visione sognate, eterea e positiva di questa vita: sparuti intervalli fugaci di illusorie emozioni.
Non voglio essere un pessimista convinto ed affermare arrogantemente e superbamente che tutto è rabbonito a tale corso, che nulla possa cambiare, penso che sia molto difficile che possa succedere ma che a volte, molto raramente, accade e qualcosa muta, tramuta ancora e infine si trasforma in qualcosa che riesce a congelare per un tempo indefinito qualcosa per cui si arrivi persino a dire che vale la pena vivere.
Non lo so se da me quel qualcosa è giunto e si sta tramutando oppure giungerà mai, so che non posso essere felice, la mia non sembra proprio una di quelle storie di film a lieto fine dove il protagonista chiude alla grande. La mia storia assomiglia più ad un vecchio film in bianco e nero, con una trama che sembra una fusione tra patafisica, letteratura utopistica  ed esistenzialismo. Sono proprio curioso di sapere chissà quale sarà la mia fine, lo dico con un sorriso, ogni uomo dovrebbe pensarci sorridendo, non è altro che una liberazione da un supplizio dopotutto.
Ma probabilmente è giusto anche pensare che per quanto una porta possa essere chiusa avrà sempre una serratura dalla quale almeno un esule, errante e "casuale" fotone farà breccia apparendo mille volte più luminoso per ciò che rappresenta.
Non so poi neanche concludere questo post, non so neanche se sono a metà o addirittura all'inizio, l'unica cosa che posso fare è fermarmi qua.

lunedì, marzo 24

Oscurità avvenente

Oscurità avvenente,
sempre presente,
torbida e tonfa,
col tuo velo precario
nascosta ed acuta
abbracci ogni creatura.

Il mio animo si logora,
nuovo dì
il velo si espande,
è difficile sostenerti,
nessuno è invincibile.

So che non farò mai vecchio.
Solo la morte vince sempre.
Per fortuna.

lunedì, marzo 17

- Attesa silenziosa -

Credete forse di essere immortali?
Che la vostra giovinezza perduri per sempre?
O ancora, che il vostro nome sarà ricordato e non schiacciato dagli anni che passano?

Vi ho creduto, io, tanto.
E' amaro realizzare quanto poco si conta in realtà, sempre meno di ciò che ci si aspetta, eppure pensiamo sempre che valga la pena continuare ad essere.

E' davvero giusto non scegliere la propria fine?

Mi viene in mente Ungaretti e la sua Inno alla morte:

Amore, mio giovine emblema,
Tornato a dorare la terra,
Diffuso entro il giorno rupestre,
E’ l’ultima volta che miro
(Appie’ del botro, d’irruenti
Acque sontuoso, d’antri
Funesto) la scia di luce
Che pari alla tortora lamentosa
Sull’erba svagata si turba.
Amore, salute lucente,
Mi pesano gli anni venturi.
Abbandonata la mazza fedele,
Scivolero’ nell’acqua buia
Senza rimpianto.
Morte, arido fiume…
Immemore sorella, morte,
L’uguale mi farai del sogno
Baciandomi.
Avro’ il tuo passo,
Andro’ senza lasciare impronta.
Mi darai il cuore immobile
D’un iddio, saro’ innocente,
Non avro’ più pensieri ne’ bonta’.
Colla mente murata,
Cogli occhi caduti in oblio,
Faro’ da guida alla felicità.

Fate la vostra scelta.

venerdì, febbraio 7

Fermi per sempre nel Cammino

Fummo di carne
in queste piangenti valli
d'età ignote.
L'ultima rana ha lasciato lo stagno,
tutto scema,
nessun senso
solo affanno,
niente perchè.
Un'espressione sopresa.
Il nulla.

martedì, gennaio 21

Vedo


Perso in queste gocce, 
corro veloce verso il nulla e l'oblio,
ma al primo orizzonte già mi sovvien Romano Battaglia:

La vita può essere tristezza, ma bisogna superarla, oppure può presentarsi con un'aria di sfida e allora si deve avere il coraggio di affrontarla.

E mi ridesto ancora.

domenica, dicembre 16

Sorprendersi

Euripide diceva: "Gli dèi ci creano tante sorprese: l'atteso non si compie, e all'inatteso un dio apre la via"

E' sorprendente quanto un attimo possa coglierti di sorpresa,
quanto la contentezza di un desiderio appagato 
cambi il modo di vivere quell'attimo.
E' bellissimo soffermarsi sullo sguardo e le emozioni di chi sta aprendo un regalo trovando ciò che non si aspetta ma che sogna.


Osserva il mondo con attenzione e lui ti parlerà più vividamente.

sabato, febbraio 18

Vele Solitarie

Un anno fa in questi giorni ero perso chissà dove in giro per l'Europa, per compagnia solo la mia bici; Fede, che mi portava a casa; ed il mondo sconosciuto e maraviglioso, vero, quasi reale.
Ne ho nostalgia.
Tanto.
Ricordo l'aria fredda in viso che cambiava da paese a paese, il mondo che cambiava nei miei occhi mentre lo attraversavo, una libertà immensa in cui lo spirito dilagava.
Mi ritrovo ora, davanti ad un computer, freddo e stupido, a scriverne.
Perchè?
Non so, semplicemente non lo so.
Ho sempre più domande e sempre meno risposte, più passa il tempo poi, più metto in discussione ogni mia scelta, spesso anche passata.
Talvolta bisogna fare un passo indietro per capire la giusta via, o per esser "certi" di essere sulla strada che veramente si desidera.
Quando si mette in discussione tutto per trovare ancora di più, sembra come un all-in all'ultima mano, senza idee delle carte dell'avversario, correre su di un estremo dirupo: scoprire come saltare più in alto oppure, beh semplice, cadere giù e perdere tutto.
L'abbraccio dell'Estremo, caldo e pericoloso, invitante ma sincero mi manca.
Mi pervadono tante domande, alcune delle quali non posso negare di avere già in cuor mio risposto, non posso negare che mi sentirei più a mio agio in quella solitudine dell'essere che mi conduceva in posti migliori, posti di me stesso migliori.
Ci sono tante vite che si assestano in quella che viene detta "normalità", che si perdono o invecchiano in un buon lavoro, una bella casa, ed una vista limitata e limitante di ciò che la realtà è.
Poi ci sono altre vite, poche, che nascono per essere proprie di chi le vuole sentire al massimo, gestite secondo le scelte del proprio vero Sè cercando di andare al di là di esse, quasi ad unire Vita e Morte. 
In silenzio, tra Sè e Sè.
In questi strani "Umani" c'è un richiamo dentro di loro che non potrà essere ignorato per molto...

...e dentro di Me ci sono delle domande a cui devo rispondere e delle scelte che devo fare.
C'è qualcosa che mi chiama.
Qualcosa a cui sento di dover rispondere.

venerdì, giugno 3

The END

E' proprio la consapevolezza della fine che ci fa apprezzare ciò che ci conduce ad essa, qualcosa per quanto bella possa essere deve avere una fine o diventerà solamente tempo senza emozioni. Ringrazio Dio per aver creato la Morte, universale uguaglianza e inopponibile sigillo ad un percorso di tempo, di scelte, orrori e gioie. Ed aggiungo anche che coloro i quali la temono distruggono la propria vita, chi non la teme ne godrà fino alla fine.

martedì, aprile 5

Loto

Siedo mite e tranquillo in questo mio destino, 
pioggia irrumore scroscia e spacca, 
delinea e disegna le fragili rocce, 
ed io inerme e vincente lascio, 
all'occhio cieco, scorrer tutto via. 
Angusta la via percorsa e 
quasi insaputa quella ventura,
certo non di seconda mano e gratificante.

Siedo mite e tranquillo in ascolto
di me stesso, dentro questo "io"
sfarzoso e pauroso,
che l'essenza,
prima del saluto ultimo,
sarà ciò che avrò.

Nuovi pensieri a nuove domande,
scoprire lo sconosciuto istiga questa saggezza
crescente e profumata, 
che di limitato, in verità vi dico, 
vi è solo ciò che è considerato tale.

mercoledì, marzo 16

Tra vita e morte

Lungi dal sorridermi, 
il sole mi regalava boschi solitari e scuri,
che se morte fosse stata
oblio l'accompagnava,
di nessun orecchio
il lamento del morente posseduto,
solo un seguito celato ed orrendo,
a labbra piatte e rette,
un letto sempre freddo,
sempre più leggero.
Polvere fu, dunque spirito,
forse ricordo,
sofferenza materna di certo,
amici solo incontrati e visti
in spasmi temporali
con profumo naturale a dono 
nella casa delle rimembranze.
Poi tutto passa, si appiattisce 
e lo si crede morto.


D'accordo non fui con questo destino,
assolutamente proibita e vietata al mio corpo la resa,
l'importanza del suo deturpo il vento porta via
che tanto più gli occhi vedranno cieli diversi
tanti più occhi avrò,
non deve esistere;
per aver ragione delle leggi del tempo;
paura di morte e vita,
all'unisono, in verità, esse contemplano e ridono
degli scarni umani che di futilità si perdono e si comprano,
gli occhi non più avvezzi di codeste bestie all'azzurro cielo 
di veli si coprono
e la felicità sperata,
utopia dichiarata,
da quell'animo limpido e tranquillo,
son certo,
potrà esser invitata.



Sorrisi alla Vita e alla Morte,
non di parole i nostri discorsi,
intangibili sensi Esse in me richiamano
che alla fine di ciò
diverso ancora io sarò.
Chi so felice di me
vedere, nell'umano, non mi è concesso,
ma più oltre io mi accingo 
e lì conosco e lì vivo,
per un solo profondo e vivido attimo.


Ancor di più io vivrò.

giovedì, gennaio 20

Un Grande Uomo

Penso che un pò tutti noi dovremmo meditare e pensare su ciò che questo Grande Uomo ha fatto, su ciò che Egli era, ciò che Egli ha dimostrato esser possibile.

L'Italia, il mio Paese, è purtroppo ricco di cechi e canzonieri che seguono quasi tutti una classe politica inesistente o comunque decadente, se poi dovessi abbracciare i sorrisi tanto falsi quanto stupidi dei nostri ministri(non è un caso usare la lettera minuscola), allora dico, queste persone non hanno capito niente nè della loro vita nè di altro, nè tanto meno si impegneranno a migliorare.
Gandhi, questo era il Suo nome, dovrebbe essere un esempio da imitare, rispettare e onorare, ma la gente, la società odierna è diabolicamente brava a trafiggere le ali agli angeli.

Meglio la morte a questa uguaglianza.


giovedì, gennaio 13

Viaggi mentali

Solo, nel buio della stanza, osservo la fiamma della mia piccola candela che si strazia, soffre e piano si spegne per donare un pò di luce ad un mondo scuro. Inizio allora a pensare ai pericoli e alle gioie che sicuramente e giustamente mi coglieranno, fortifico ancora ciò che sento, tuttavia, già duro, flessibile e forte, annego la mia mente tra i pensieri di un mio ade privato e personale, abbraccio le sensazioni più cruenti, cullo le più dolci, infine, di ogni dove senza dimenticare neanche il più insignificante risorgo e mi ridesto.

Tranquillo, poi, miro e tacio.
Sorrido al futuro, qualunque esso sia,
potrò chinarmi e cadere, ma non mi arrenderò, mai!


Non sarò come la mia candela, se necessario brucierò a tal punto che la mia fiamma resista ai venti dell'inferno, le vite spente se ricordate vincono la morte! 
IO VI AMBISCO!

Questa bella poesia di Bukowski si intona con il mio pensiero.

Il cuore che ride

La tua vita è la tua vita.
Non lasciare che le batoste la sbattano nella cantina dell’arrendevolezza.
Stai in guardia.
Ci sono delle uscite.
Da qualche parte c’è luce.
Forse non sarà una gran luce ma la vince sulle tenebre.
Stai in guardia.
Gli dei ti offriranno delle occasioni.
Riconoscile, afferrale.
Non puoi sconfiggere la morte ma puoi sconfiggere la morte in vita, qualche volta,
e più impari a farlo di frequente, più luce ci sarà.
La tua vita è la tua vita.
Sappilo finché ce l’hai.
Tu sei meraviglioso gli dei aspettano di compiacersi in te.

People

Lento il tempo,
fulminea la dimenticanza,
facile l'errare,
aspro il capire,
tardi il rimedio.