Ho sempre pensato che sarei dovuto essere forte nella vita, più forte di ogni cosa che mi succedesse. Che non avrei mai dovuto cedere di fronte a nulla, avere il coraggio di andare sempre fino in fondo. Di restare in piedi, a qualunque costo. Senza darsi mai per vinto pensando che li, oltre l'ombra che nasconde il sentiero, ci fosse una via. La mia vita assomiglia più ad un trekking selvaggio che ad una camminata, sempre di corsa, senza un attimo per rifiatare e rendersi conto delle proprie emozioni, stare attenti ad ogni dove. E ora, ora cosa penso? Beh, sento il fruscio del vento e la tempesta che imperversa sulla campagna, il mio cane è al caldo, stasera dorme anche lui, nessun altro rumore se non il battito dei tasti e nulla più. La verità è che sono tutte cazzate.Nessuno è invincibile. Bisogna scegliere se essere duri come la quercia che si spezza e non si piega o come il salice, che segue il vento e morbido si ridesta. Tuttavia le foglie del salice cercano la terra, quelle della quercia invece cercano il cielo.
Io Sono
Ogni uomo forte infatti raggiunge immancabilmente ciò che il suo vero istinto gli ordina di volere. Herman Hesse ~ Il lupo della steppa ~
martedì, febbraio 22
Il vento
mercoledì, novembre 3
venerdì, ottobre 8
Vuoto cosmico
Un asteroide sperso nell'universo.
L'oscurità e il buio.
Nessuna luce.
Nessun suono.
La sensazione di un ade privato.
E quella sorte di movimento inconsapevole che trascina da qualche parte e qualunque direzione essa sia non conta.
Non conta più.
La rassegnazione al nulla.
Un giorno immergersi in una stella, bruciare.
La morte e la liberazione da tutto.
domenica, agosto 1
Accettazione
A volte mi chiedo se ho vissuto bene la mia vita, se avessi dovuto accettare di più i piaceri effimeri di una notte. Può capitare di pensare che si, avrei dovuto farlo. Tuttavia nel mentre di questo pensiero si fa largo una sensazione nella pancia, quella che ci fa prendere le decisioni più dure.
Mi insulta. Si mi sta insultato, lo capisco bene, per il pensiero che ho avuto.
"Hai fatto ciò che sentivi di dover fare, niente in più, nessun numero, nessuna schifezza insignificante. Hai solo valorizzato te stesso"
Quante persone riuscirebbero ad amare e apprezzare tutto questo? Perfino solo a capirlo?
E non è il rinunciare ad un corpo in più, è il valorizzare le situazioni importanti impedendo che vengano sporcate dagli strascichi di futili passaggi.
lunedì, luglio 26
Fade to emptiness
Fade to Black
Life, it seems, will fade away
Drifting further, every day
Getting lost within myself
Nothing matters, no one else
I have lost the will to live
Simply nothing more to give
There is nothing more for me
Need the end to set me free
Things not what they used to be
Missing one inside of me
Deathly loss, this can't be real
I cannot stand this hell I feel
Emptiness is filling me
To the point of agony
Growing darkness, taking dawn
I was me, but now he's gone
No one but me
Can save myself
But it's too late
Now I can't think
Think why I should even try
Yesterday seems as though
It never existed
Death greets me warm
Now I will just say goodbye
Bye...
domenica, luglio 25
Dentro
Sono un essere malinconico
ma troppo duro per cadere nella depressione.
Sono un essere avvezzo alla sofferenza
ma troppo orgoglioso per arrendersi.
Sono un essere autentico
ma disilluso.
Sono un essere anacronistico
ma intelligente almeno al punto di capirne le opportunità.
martedì, luglio 20
Perchè amare?
Cosa c'è di più in questa vita dell'essere amati?
Sentire la persona che cerchi che ti dice, sei tu, sei solo tu che riempi i miei pensieri.
Sapere che quelle labbra non baceranno mai più altre labbra se non le tue.
Abbandonarsi e dedicarsi, spogli di tutto, senza difese all'altra e viceversa.
Inseguo questo da sempre.
E' forse l'unico desiderio che veramente ho.
E ogni volta ti rendi conto che non sei abbastanza importante. Che piaci però, mi dispiace, non sei questo per me. E provi a crederci, ad aspettare in silenzio, con tutta l'ansia del mondo che ti scava dentro e cerchi di sorridere.
Ma in realtà dillo, sei già morto da tanto tempo.
Perchè non vuoi accettarlo? Perchè intestardirsi ancora?
Quanto sarebbe egoisticamente bello il peso della terra su di te, addormentarsi e sapere che non ci saranno nuovi strazi, che quel motore cosi consumato ha smesso di affannarsi. E' in pace perpetua. Senza nessun solco salato sul viso, senza nessuna altra emozione, nessun sorriso ma nessun dispiacere. Forse il niente del niente e perfino il ricordo di te stesso che sbiadisce e piano svanisce è l'unica consolazione.
Non voglio più rinascere, non voglio più niente. Non voglio più amare. Non voglio più amare nessuna perchè forse, nessuna mi ha mai veramente amato.
E provi anche a chiederti perchè gli stronzi qualsiasi, senza sentimenti, invece sono tanto amati.
Eppure, o diventi stronzo o scegli di rimanere coerente con quello che sei per morire un giorno a testa alta urlando dalla bara: ho fatto degli errori nella vita ma ho avuto la forza di sopportare la sofferenza e non lasciarmi cambiare da essa.
Perchè io posso.
Ma tanto, non conterà niente.
martedì, luglio 13
Superbia
La solitudine dei numeri primi.
Un'esplosione.
Il cielo sempre uguale.
Idee illusorie e vane.
Il dolore.
sabato, luglio 10
Un pianeta
Interminabili spazi dietro quella porta, che nessuno sa quale cielo sovrasterà, un sole nero, l'arrendevolezza di una foglia d'autunno che al primo vento cade e lentamente si adagia al suolo. Il calpestio degli umani, piccoli frammenti scomposti e la negazione dell'esistenza.
Che non fosse invece la resilienza dell'albero che rimane li, qualunque cosa succeda intorno lui cresce, resiste e persiste e lascia andare le foglia ma non i rami.
Un ticchettio silenzioso ed inesorabile e la realtà.
venerdì, luglio 2
L'incertezza dell'essere
Perchè sembri cosi triste? Dovresti essere felice, dovresti. Dovresti. Magari dovresti.
Eppure nonostante la notte che incombe il sonno non viene, la fronte corrugata e il corpo consunto.
La delicatezza di un saluto, l'incertezza di un addio ed il peso di un non so.
Il vaneggio di una pietra, delle zacchere ed il solitario passo stanco.
Ma gli astri sono immobili, l'alba sarà uguale per forza.
"Always failing to remember why we came, came, came
I wonder why we came".
domenica, giugno 20
Solitudine
Molti confondono la solitudine con un luogo, ma non è cosi.
La solitudine è quella cosa che ti pervade in mezzo ad una folla, mentre stai bevendo una birra con 10 amici, mentre pensi alla vita che vorresti e che, nonostante hai tanto, non hai.
La solitudine per alcuni è un male incurabile.
venerdì, giugno 4
Fermati
Maledetto perchè pensi, smetti di pensare. Devi smetterla. Lasciati andare all'indifferenza, non soffrirai, avrai un sorriso stampato sulla faccia e il tuo animo si sopirà tranquillo.
Smetti di pensare, lasciati andare all'oblio di tutti gli altri, respira lo stesso oppio e trasformati in pecora.
domenica, maggio 30
Gli anni
Credo che la vecchiaia sia quell'istante in cui ti rendi conto che non vuoi rischiare più di soffrire per qualcosa. Qualcosa che potrebbe andare oppure no. Ti rendi conto che hai già dato, tanto, ed il solo immaginare di dover passare le giornate a pensare, incasinare la mente, l'animo; destabilizzarsi ancora per rincorrere un'aquila solitaria e finire in una nuvola di fumo; non è più contemplato. Ti rendi conto di essere vecchio perchè lasci scivolare tutto nel dispiacere di non cogliere una possibile felicità e nella paura di dover patire dolori più che fisici emozionali. Allo specchio il nero è bianco e bianco è lontananza, lontananza dalla vita che si desidera.
giovedì, maggio 20
Utopia
Per quanto possano piacersi, rincorrersi infinitamente l'un l'altra nel tempo, sempre, senza mai sfiorarsi, resteranno sempre lontani, solo una carezza affidata al vento che si infrange sul viso e nulla più.
Per quanto possano amarsi il sole e la luna resteranno sempre l'uno l'antitesi dell'altra.
domenica, maggio 16
Più niente da dire
Si cresce, ci si affievolisce, ci si accomoda in una buona vita, un buon lavoro, una buona normalità finchè, un giorno, non si ha più che dire.
A volte non ne vale la pena, altre non interessa, la noia di parlare, di spiegare e di essere capiti, di essere fraintesi.
Succede cosi, ci si sveglia una mattina e questo oppio sociale intangibile ci toglie le parole.
I pensieri. Le opinioni. Il tempo.
Aiuta a nascondersi nel disinteresse comune, l'insensatezza di esserci, il pedissequo inseguimento di un copione, una semiretta.
E allora tutti in fila ad apparire, senza un sogno troppo grande, senza la voglia di conquistare il mondo.
Eremita sociale, uno sguardo diverso, l'opinione nel silenzio, indifferenza.
La felicità non è mai nel mezzo.
venerdì, novembre 1
Illusion
Torpore e stordimento oltre una siepe di spine, nessuna verità, solo altre siepi e spine, grovigli, illusioni.
L'amore è un trapezzista cieco su di una rupe senza corda, senza nulla, senza fiducia e con mille possibilità in più da non dare mai.
Un altro viaggio, un'altra avventura, un risveglio dal profondo che cancella le illusioni.
L'anima è solitaria, la gemella utopia, entropia....fisioterapia.
Che codesto sia il ridesto?
domenica, giugno 15
Come sarei dovuto essere
Quante volte ho desiderato avere un cuore freddo e cattivo che ripudiasse e tenesse lontano quell'interesse verso qualcosa, che non provasse amore, che non provasse nulla.
Si può cambiare ciò che si è?
giovedì, aprile 10
tempo
Eppure sono qui, come se i suoni delle mani che digitano queste cavolate possano darmi vigore, o quantomeno una qualche forma di subdola speranza. Per cosa?
Non lo so.
Provo a cercare una via ma non ne vedo, non ce ne sono.
La verità è che non ci accontentiamo mai, tanto più abbiamo tanto più bramiamo, che sia esso denaro, rispetto, gloria, magari potere o addirittura amore, non importa, la bassezza di noi umani, con me per primo, ci costringe a volere sempre in più.
Da un punto in poi della mia vita ho sempre pensato che il tempo che intercorre tra il primo e l'ultimo sospiro di ogni vita, durasse anche solo un istante, fosse sempre troppo lungo.
Non ho più cambiato idea, lo penso ancora anche se ho cercato tanto di ritornare ad una visione sognate, eterea e positiva di questa vita: sparuti intervalli fugaci di illusorie emozioni.
Non voglio essere un pessimista convinto ed affermare arrogantemente e superbamente che tutto è rabbonito a tale corso, che nulla possa cambiare, penso che sia molto difficile che possa succedere ma che a volte, molto raramente, accade e qualcosa muta, tramuta ancora e infine si trasforma in qualcosa che riesce a congelare per un tempo indefinito qualcosa per cui si arrivi persino a dire che vale la pena vivere.
Non lo so se da me quel qualcosa è giunto e si sta tramutando oppure giungerà mai, so che non posso essere felice, la mia non sembra proprio una di quelle storie di film a lieto fine dove il protagonista chiude alla grande. La mia storia assomiglia più ad un vecchio film in bianco e nero, con una trama che sembra una fusione tra patafisica, letteratura utopistica ed esistenzialismo. Sono proprio curioso di sapere chissà quale sarà la mia fine, lo dico con un sorriso, ogni uomo dovrebbe pensarci sorridendo, non è altro che una liberazione da un supplizio dopotutto.
Ma probabilmente è giusto anche pensare che per quanto una porta possa essere chiusa avrà sempre una serratura dalla quale almeno un esule, errante e "casuale" fotone farà breccia apparendo mille volte più luminoso per ciò che rappresenta.
Non so poi neanche concludere questo post, non so neanche se sono a metà o addirittura all'inizio, l'unica cosa che posso fare è fermarmi qua.
lunedì, marzo 24
Oscurità avvenente
sempre presente,
torbida e tonfa,
col tuo velo precario
nascosta ed acuta
abbracci ogni creatura.
Il mio animo si logora,
nuovo dì
il velo si espande,
è difficile sostenerti,
nessuno è invincibile.
So che non farò mai vecchio.
Solo la morte vince sempre.
Per fortuna.
lunedì, marzo 17
- Attesa silenziosa -
Che la vostra giovinezza perduri per sempre?
O ancora, che il vostro nome sarà ricordato e non schiacciato dagli anni che passano?
Vi ho creduto, io, tanto.
E' amaro realizzare quanto poco si conta in realtà, sempre meno di ciò che ci si aspetta, eppure pensiamo sempre che valga la pena continuare ad essere.
E' davvero giusto non scegliere la propria fine?
Mi viene in mente Ungaretti e la sua Inno alla morte:
Amore, mio giovine emblema,
Tornato a dorare la terra,
Diffuso entro il giorno rupestre,
E’ l’ultima volta che miro
(Appie’ del botro, d’irruenti
Acque sontuoso, d’antri
Funesto) la scia di luce
Che pari alla tortora lamentosa
Sull’erba svagata si turba.
Amore, salute lucente,
Mi pesano gli anni venturi.
Abbandonata la mazza fedele,
Scivolero’ nell’acqua buia
Senza rimpianto.
Morte, arido fiume…
Immemore sorella, morte,
L’uguale mi farai del sogno
Baciandomi.
Avro’ il tuo passo,
Andro’ senza lasciare impronta.
Mi darai il cuore immobile
D’un iddio, saro’ innocente,
Non avro’ più pensieri ne’ bonta’.
Colla mente murata,
Cogli occhi caduti in oblio,
Faro’ da guida alla felicità.
Fate la vostra scelta.
venerdì, febbraio 7
Fermi per sempre nel Cammino
in queste piangenti valli
d'età ignote.
L'ultima rana ha lasciato lo stagno,
tutto scema,
nessun senso
solo affanno,
niente perchè.
Un'espressione sopresa.
Il nulla.
martedì, gennaio 21
Vedo
domenica, dicembre 16
Sorprendersi
E' sorprendente quanto un attimo possa coglierti di sorpresa,
quanto la contentezza di un desiderio appagato
cambi il modo di vivere quell'attimo.
E' bellissimo soffermarsi sullo sguardo e le emozioni di chi sta aprendo un regalo trovando ciò che non si aspetta ma che sogna.
Osserva il mondo con attenzione e lui ti parlerà più vividamente.
sabato, febbraio 18
Vele Solitarie
Ne ho nostalgia.
Tanto.
Ricordo l'aria fredda in viso che cambiava da paese a paese, il mondo che cambiava nei miei occhi mentre lo attraversavo, una libertà immensa in cui lo spirito dilagava.
Mi ritrovo ora, davanti ad un computer, freddo e stupido, a scriverne.
Perchè?
Non so, semplicemente non lo so.
Ho sempre più domande e sempre meno risposte, più passa il tempo poi, più metto in discussione ogni mia scelta, spesso anche passata.
Talvolta bisogna fare un passo indietro per capire la giusta via, o per esser "certi" di essere sulla strada che veramente si desidera.
Quando si mette in discussione tutto per trovare ancora di più, sembra come un all-in all'ultima mano, senza idee delle carte dell'avversario, correre su di un estremo dirupo: scoprire come saltare più in alto oppure, beh semplice, cadere giù e perdere tutto.
L'abbraccio dell'Estremo, caldo e pericoloso, invitante ma sincero mi manca.
Mi pervadono tante domande, alcune delle quali non posso negare di avere già in cuor mio risposto, non posso negare che mi sentirei più a mio agio in quella solitudine dell'essere che mi conduceva in posti migliori, posti di me stesso migliori.
Ci sono tante vite che si assestano in quella che viene detta "normalità", che si perdono o invecchiano in un buon lavoro, una bella casa, ed una vista limitata e limitante di ciò che la realtà è.
Poi ci sono altre vite, poche, che nascono per essere proprie di chi le vuole sentire al massimo, gestite secondo le scelte del proprio vero Sè cercando di andare al di là di esse, quasi ad unire Vita e Morte.
In silenzio, tra Sè e Sè.
In questi strani "Umani" c'è un richiamo dentro di loro che non potrà essere ignorato per molto...
...e dentro di Me ci sono delle domande a cui devo rispondere e delle scelte che devo fare.
C'è qualcosa che mi chiama.
Qualcosa a cui sento di dover rispondere.
venerdì, giugno 3
The END
martedì, aprile 5
Loto
mercoledì, marzo 16
Tra vita e morte
il sole mi regalava boschi solitari e scuri,
che se morte fosse stata
oblio l'accompagnava,
di nessun orecchio
il lamento del morente posseduto,
solo un seguito celato ed orrendo,
a labbra piatte e rette,
un letto sempre freddo,
sempre più leggero.
Polvere fu, dunque spirito,
forse ricordo,
sofferenza materna di certo,
amici solo incontrati e visti
in spasmi temporali
con profumo naturale a dono
nella casa delle rimembranze.
Poi tutto passa, si appiattisce
e lo si crede morto.
D'accordo non fui con questo destino,
assolutamente proibita e vietata al mio corpo la resa,
l'importanza del suo deturpo il vento porta via
che tanto più gli occhi vedranno cieli diversi
tanti più occhi avrò,
non deve esistere;
per aver ragione delle leggi del tempo;
paura di morte e vita,
all'unisono, in verità, esse contemplano e ridono
degli scarni umani che di futilità si perdono e si comprano,
gli occhi non più avvezzi di codeste bestie all'azzurro cielo
di veli si coprono
e la felicità sperata,
utopia dichiarata,
da quell'animo limpido e tranquillo,
son certo,
potrà esser invitata.
Sorrisi alla Vita e alla Morte,
non di parole i nostri discorsi,
intangibili sensi Esse in me richiamano
che alla fine di ciò
diverso ancora io sarò.
Chi so felice di me
vedere, nell'umano, non mi è concesso,
ma più oltre io mi accingo
e lì conosco e lì vivo,
per un solo profondo e vivido attimo.
Ancor di più io vivrò.
giovedì, gennaio 20
Un Grande Uomo
giovedì, gennaio 13
Viaggi mentali
Non lasciare che le batoste la sbattano nella cantina dell’arrendevolezza.
Stai in guardia.
Ci sono delle uscite.
Da qualche parte c’è luce.
Forse non sarà una gran luce ma la vince sulle tenebre.
Stai in guardia.
Gli dei ti offriranno delle occasioni.
Riconoscile, afferrale.
Non puoi sconfiggere la morte ma puoi sconfiggere la morte in vita, qualche volta,
e più impari a farlo di frequente, più luce ci sarà.
La tua vita è la tua vita.
Sappilo finché ce l’hai.
Tu sei meraviglioso gli dei aspettano di compiacersi in te.
People
fulminea la dimenticanza,
facile l'errare,
aspro il capire,
tardi il rimedio.