venerdì, dicembre 24

Still alive

I'm Still Alive.

Molto probabilmente sarà una delle frasi che userò più spesso durante il mio viaggio, il mio ritorno.

A volte mi chiedo se qualcuno mi capisca fino in fondo, se al di là delle tante (piacevoli) raccomandazioni qualcuno si ponga la domanda: "perchè lo fa?".
Provate ad immagine una pistola carica, bella e scintillante, potente, ma che durante tutta la sua vita non spara mai un colpo, lentamente invecchia, la ruggine la copre, la canna si deforma, osserva gli anni passare restando indifferente davanti ad un piatto tramonto. Poi, ad un tratto, il peso degli anni la incita a sparare, spaventata e quasi incredula, si accorge che non è più il suo tempo, il suo tempo è già passato e conoscendo le convenzionali leggi adottate e credute non ritornerà indietro. Si ode solamente un labile lamento senza effetto perdutosi nel vento, il tutto tace e muore, dimenticato.

Cosa pensate adesso? Preferite un lamento od un canto soave?

Se fosse questo soltanto scarno ancora sarebbe, ma il seguito, tuttavia, lo richiudo in me, avrò modo, spazio e tempo per dialogare con lui. Non ha fretta, mi aspetterà paziente.

Io, lo raggiungerò.

martedì, dicembre 21

Ad un'amica

Ti avevo vista intrappolata in pensieri e sentimenti che, in fondo, non erano del tutto tuoi, ho visto i tuoi occhi sciogliersi e parlarmi, accarezzarmi, rimpiangere un tempo troppo breve e svanire, non volutamente, nella tristezza di un sorriso che ingoia le lacrime. Quanto può essere caldo un abbraccio del quale avresti bisogno ogni sera, una sicurezza sincera trascendente dalla distanza e senza menzogne? Sono sicuro, ciò che ti dissi mai lo scorderai, ciò che ti scrissi, sono sicuro, lo rileggerai più volte e più volte ancora ti farà pensare, rendendo il tuo piccolo pugno più stretto e conservando la tua naturale gentilezza e freschezza.

Ripensando poi, a taluni modi del tuo vivere, devo anch'io ringraziarti e sorriderti, hai ridato un pò di vita ad una morente speranza.

Sono sicuro un nuovo sorriso si disegnerà, sotto gli sguardi profondi subito dopo un abbraccio affettuoso, di nuovo!
Ancora.

martedì, novembre 30

10


Forse sarà un pò di stoffa con del colore sopra, lettere traballanti che possono non significare niente, una "C" su una fascia al braccio, per alcuni sarà solo per bell'apparenza. 
A me succede qualcosa di diverso con questa stoffa e quella fascia, è come se una forza misteriosa ed indescrivibile mi prenda e mi renda vivo, felice di ciò che sono, come sono e perchè sono. E' inutile provare a capire senza indossarla e pensarla, amarla.
Ogni nuova volta il verde mi ingoia, mi mastica e mi forgia, mi avvilisce e mi persuade, mi fa crescere, mi inorgoglisce anche, mi rende pensante ed umile, mi rafforza e infine, mi sputa.
Il giorno in cui non riuscirà più a farlo sarà quando, salutato per l'ultima volta, sarò io a guardarlo dal basso e per sempre.

Una delle cose(poche) che amo e che non mi tradirà mai.

sabato, novembre 27

MAI

Nel momento in cui rinnegherò i miei principi avrò rinnegato ogni parte di me. 
Che s'uniscano pure il cielo e la terra, giammai attaccherò ciò che ho difeso (e mi ha difeso) a denti stretti, non proprio io. Mai.

Come è corta e flebile e ingannevole la felicità che la gente crede di cercare.

domenica, novembre 14

Just Finland Erasmus Life...

















Football is a religion.
Football is a perpetual new experience. 
Football, simetimes, is life.

Simply wonderful and amazing.
  
         Forever

venerdì, novembre 12

Niente di materiale

Fummo, non di cenere, ma di idee ed emozioni creati,
ma come la bianca neve copre ogni differenza
cosi la società malata,
nella quale si dichiara e crede di "vivere",
sopisce le idee e profonde negli animi 
emozioni differenti e confusionarie.
Ho creato perciò un mondo mio,
lì dove Buddha racchiuse il Tutto,
che apro e concedo a pochi e rari
e nella società che uccide e si uccide (per vivere?!)
nessuno mi vedrà,
giammai ne farò parte.

lunedì, novembre 8

Silenzio

Lascia che il cuore colmo di rabbia affoghi nel silenzio,
non sentire rancore,
che la pazienza e la calma
innesteranno di fiori
tutte quelle spine di odio.
Che senso ha
affannarsi a non trovarsi?
Ma se davvero è finita,
la decisione irrevocabile è stata presa
e il silenzioso battito,
per niente affannoso,
di quel motore troppe volte ribattezzato,
nell'attimo in cui gli occhi si voltano
e un cenno definisce una vita,
allora,
voltarsi e riprovare non è più lecito.
Il silenzio prima o poi
assopisce qualunque rumore
e il nulla del tutto
è ciò che vive.

sabato, novembre 6

Sensazioni affini

Quanti di voi hanno già visto questo film, o magari ne hanno sentito parlare? Molti, sicuramente, non lo avranno mai visto poichè è vecchio, è quasi totalmente in bianco e nero, è lungo, sembra noioso.
Penso che i titoli di testa di questo film siano tra i più belli in assoluto, la musica si sposa meravigliosamente bene con le immagini, ed in me si smuove sempre qualcosa.

Jake la motta è un pugile di peso medio, cresciuto nel bronx, un carattere non facile, forte, spesso scontroso. Si allena caparbiamente per giungere ai massimi livelli della boxe fino a che, a causa di vari problemi con familiari e amici, inizia il suo declino.
Robert De Niro recita magnificamente, tanto che, vince l'oscar come miglior attore protagonista e la sua interpretazione è unanimemente riconosciuta come una delle più profonde ed intense di sempre, questo dovuto anche alla formidabile bravura spiccante dai monologhi in camerino.
E' ispirato all'autobiografia del pugile Jake la mottaRaging Bull: My Story, adattata poi da Paul Schrader e Mardik Martin.





Non so se questa musica e queste immagini possano farvi emozionare, non posso sapere quali emozioni potreste provare, ognuno guarda con occhi diversi.
Spesso qualcuno è insicuro anche delle sue stesse emozioni e risponderà semplicemente e senza affaticarsi "Non so", Io no, Io so cosa provo.
Sono li, al posto suo, mi muovo in un tempo lontano da me, sento il mio corpo teso e rilassato al contempo, sento la musica che inizia inarrestabilmente a scavarmi dentro, sento le note battere insieme al mio cuore e sento lui stesso chiamarmi con voce sempre più ferma e tonante, lo sento incitarmi, lo sento pronto e forte, sento poi la mia mente leggera e pesata, risoluta ed attenta, meditatrice presente. Sento un brivido che mi assale ed il corpo del mio io potente come il braccio dell'Iddio.
Sono ora pronto per esplodere, per prendere a pugni e spaccare il mondo sporco che non mi piace, sono rabbioso e avido di guerra, sono inumanamente insensibile alle materiali e terrene emozioni di dolore e sofferenza, dunque nei miei occhi si vede la mia stessa vita che arde furiosa e maestosa di se stessa e sotto di lei la morte tremante.
Mi sento poi un pò triste, è chiaro in me che un giorno più del ricordarmi, cosa potrò? Più del vedermi nella mia mente, cosa potrò fare?
Ma si distoglie subito il mio pensiero e si chiarisce e precisa, egli si comprende e saggiamente diviene. 
In verità, senza la malinconia di non poter esser più, non vi sarebbe neanche la felicità dell'essere o esser stato.

Arduo, so, è comprendere e comprendermi. 
Se, poi, davvero lo si può fare.

martedì, novembre 2

2 Novembre


La morte è un attimo dedicato a se stessi di cui la vita ne è l'importanza.  
Non tutti muoiono.

mercoledì, ottobre 27

Stelle perpetue (2)

A chi sa

Avere tanti letti e dormire nello stesso, svegliarsi la mattina, fissarsi, ed avere la meravigliosa certezza di un pensiero che ti accompagna sempre, restare fino a notte fonda a parlare, a parlare e ancora a parlare, di cosa poi, semplicemente di tutto, avendo un'indescrivibile sensazione di tranquillità e protezione reciproca. Prendersi in giro a giornate intere e da uno sguardo capire il tutto, non servono più le parole, siamo ormai ben oltre. Che tutto ciò potesse divenire cosi puro neanche io avrei potuto saperlo, inutile direi, la vita, per quanto si cerchi di prevederla, ha sempre più fantasia di noi. Dunque mi chiedo, esiste davvero la distanza? Non credo, penso sia soltanto una convenzione materiale dell'umana stirpe, niente che ci riguardi. Seppur con occhi e strade diverse percorriamo la stessa meravigliosa vita, resa tale da ciò che siamo diventati: Unicità. Per Noi non esistono porte da chiudere, non viviamo in stanze singole, siamo semplicemente il meraviglioso frutto del bene che ci lega, ed in faccia a chi ci invidia e ci invidierà semplicemente sorridiamo indifferenti.
E nel tempo che verrà ci sarà sempre una mano protesa ed una spalla poco pesante, per quanto poi il cielo potrà esser mesto e tempestoso, nero e furioso, un caldo spiraglio di luce non adrà mai via. Mai.

Stelle perpetue (1)

G.

Non potrei spiegare cosa provai, come riuscii a trattenere le lacrime, per certe emozioni non esistono descrizioni.

Tante le persone, c'è chi sorride, chi piange, chi è felice, qualcuno scatta foto mentre altri osservano attenti. Siamo al centro di una folla che guarda immobile soltanto noi, ma tutti questi occhi fissi non esistono ora, tutto ciò non conta, non per te nè per me, stiamo vivendo un momento nostro, nessuno ci disturberà, nessuno può farlo, nessuno ha questo potere. Nessuno potrà, poi, raccontartelo meglio di me, quegli sguardi sono immuni dal tempo nella mia mente, quegli sguardi sono nostri, gli altri potranno immaginare e ricordare, ma siamo solo noi, tu ed io soltanto ad averli vissuti. Parlerò piano, con le parole e gli sguardi giusti, sorridendo talvolta, fino ad un giorno in cui ne capirai, da solo, il significato più profondo. Io, sarò li. Potrei scrivere e dilungarmi senza mai cadere nel banale, potrei accendere il mio sensibile e dar sfogo ad ogni ricordo impregnato di emozioni, potrei fissare l'attenzione su di ogni singolo istante cercando di descriverlo al meglio, potrei, ma il banale, sarebbe proprio farlo. Credo, dunque, non servano altre parole se non queste di seguito.

Cercherò sempre di disegnare un sorriso puro e sincero sul tuo volto, ti sorreggerò nelle difficoltà, ti offrirò la felicità che posso darti e nel cammino della tua vita ti aiuterò a crescere! 
Perchè sai, un tuo sorriso cura ogni mia malattia.

domenica, ottobre 24

Ad ognuno ciò che vede

Ho scoperto pochi giorni fa, grazie ad un mio colto e intelligente amico, questo artista vietnamita: Duy Huynh.
Trasferitosi in California negli anni 80 risentì delle differenze rispetto al suo Paese natale, si rifugiò allora nella sua creatività e partendo dal mondo dei fumetti, dei cartoon e dei murales è giunto a creare queste opere.
I suoi quadri ritraggono per lo più figure femminili,  poetiche e spesso decontestualizzate in scenari metafisici innescando, a mio avviso, molta riflessione. Poi, ciò che possono comunicare dipende da chi vi è dinanzi.
Il sito ufficiale dell'artista: http://www.duyhuynh.com/


   
The Solo


    
Idle Thoughts from the Brain Forest


   
A Song and Dance of Circumstance(1)


L'Arte, Soggettività o Oggettività??

giovedì, ottobre 21

Invictus di William Ernest Henley

Out of the night that covers me,
Black as the pit from pole to pole,
I thank whatever gods may be
For my unconquerable soul.

In the fell clutch of circumstance
I have not winced nor cried aloud.
Under the bludgeonings of chance
My head is bloody, but unbowed.

Beyond this place of wrath and tears
Looms but the Horror of the shade,
And yet the menace of the years
Finds and shall find me unafraid.

It matters not how strait the gate,
How charged with punishments the scroll,
I am the master of my fate:
I am the captain of my soul.


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Dal profondo della notte che mi avvolge,
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all'altro,
ringrazio gli dei chiunque essi siano
per l'indomabile anima mia.

Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro né ho gridato per l'angoscia.
Sotto i colpi d'ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.

Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l'Orrore delle ombre,
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.

Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita.
Io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.

 
Questa poesia è stata apprezzata, acclamata, citata, condivisa e schiavizzata dalle menti di persone che, poi forse, non l'hanno neanche capita fino in fondo. Chi si è chiesto cosa abbia ispirato queste parole? Chi mai, poi, se ne ricorderà in quei momenti difficili, mentre è troppo occupato a far rumore inutile, per capire davvero cosa fare?

lunedì, ottobre 18

Vita

Quando sono nato
ho cominciato ad essere,
quando morirò,
cesserò di essere ciò che sono
ed inizierò ad essere
ciò che sono stato.