Quanti di voi hanno già visto questo film, o magari ne hanno sentito parlare? Molti, sicuramente, non lo avranno mai visto poichè è vecchio, è quasi totalmente in bianco e nero, è lungo, sembra noioso.
Penso che i titoli di testa di questo film siano tra i più belli in assoluto, la musica si sposa meravigliosamente bene con le immagini, ed in me si smuove sempre qualcosa.
Jake la motta è un pugile di peso medio, cresciuto nel bronx, un carattere non facile, forte, spesso scontroso. Si allena caparbiamente per giungere ai massimi livelli della boxe fino a che, a causa di vari problemi con familiari e amici, inizia il suo declino.
Robert De Niro recita magnificamente, tanto che, vince l'oscar come miglior attore protagonista e la sua interpretazione è unanimemente riconosciuta come una delle più profonde ed intense di sempre, questo dovuto anche alla formidabile bravura spiccante dai monologhi in camerino.
E' ispirato all'autobiografia del pugile Jake la motta: Raging Bull: My Story, adattata poi da Paul Schrader e Mardik Martin.
Non so se questa musica e queste immagini possano farvi emozionare, non posso sapere quali emozioni potreste provare, ognuno guarda con occhi diversi.
Spesso qualcuno è insicuro anche delle sue stesse emozioni e risponderà semplicemente e senza affaticarsi "Non so", Io no, Io so cosa provo.
Sono li, al posto suo, mi muovo in un tempo lontano da me, sento il mio corpo teso e rilassato al contempo, sento la musica che inizia inarrestabilmente a scavarmi dentro, sento le note battere insieme al mio cuore e sento lui stesso chiamarmi con voce sempre più ferma e tonante, lo sento incitarmi, lo sento pronto e forte, sento poi la mia mente leggera e pesata, risoluta ed attenta, meditatrice presente. Sento un brivido che mi assale ed il corpo del mio io potente come il braccio dell'Iddio.
Sono ora pronto per esplodere, per prendere a pugni e spaccare il mondo sporco che non mi piace, sono rabbioso e avido di guerra, sono inumanamente insensibile alle materiali e terrene emozioni di dolore e sofferenza, dunque nei miei occhi si vede la mia stessa vita che arde furiosa e maestosa di se stessa e sotto di lei la morte tremante.
Sono ora pronto per esplodere, per prendere a pugni e spaccare il mondo sporco che non mi piace, sono rabbioso e avido di guerra, sono inumanamente insensibile alle materiali e terrene emozioni di dolore e sofferenza, dunque nei miei occhi si vede la mia stessa vita che arde furiosa e maestosa di se stessa e sotto di lei la morte tremante.
Mi sento poi un pò triste, è chiaro in me che un giorno più del ricordarmi, cosa potrò? Più del vedermi nella mia mente, cosa potrò fare?
Ma si distoglie subito il mio pensiero e si chiarisce e precisa, egli si comprende e saggiamente diviene.
In verità, senza la malinconia di non poter esser più, non vi sarebbe neanche la felicità dell'essere o esser stato.
Arduo, so, è comprendere e comprendermi.
Se, poi, davvero lo si può fare.
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